Con un emendamento al decreto Asset a firma dei Sen. Paroli e Silvestro, il Senato della Repubblica ha provveduto ad incrementare le tariffe poste a base d’asta e le spese ammissibili a finanziamento per la realizzazione di impianti di biometano. La rivalutazione sarà sulla base dell’inflazione registrata dal novembre 2021 alla data di pubblicazione dei prossimi bandi.
L’intervento è importantissimo per ripristinare i business plan originariamente pensati nel 2021 e, purtroppo, erosi da 2 anni di inflazione significativa. In questo modo anche il mondo agricolo, fino ad oggi rimasto un po’ al palo nella partecipazione ai bandi biometano, potrà attivare finalmente gli investimenti. Si stima, infatti, che l’emendamento possa attivare da 1 a 2 miliardi di euro di investimenti che probabilmente non si sarebbero potuti concretizzare, rispetto al potenziale della Misura biometano del PNRR di circa 4,25 Mld di investimenti.
Il valore delle tariffe a base d’asta per i prossimi bandi sarà calcolato dal GSE sulla base dell’andamento dell’indice NIC dei prezzi al comuno, ma una stima preliminare porta a valori di +13-14%.
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