18 Novembre 2015 ore 9.00

Ufficio Zona Coldiretti di Saluzzo

Via Circonvallazione 25/H Saluzzo (CN)

 Programma

  • ore 9:00 – 9:30: introduzione sugli impianti di biogas di piccola taglia alimentati esclusivamente con reflui zootecnici e/o sottoprodotti di origine aziendale

relatore: Franco Parola Coldiretti Cuneo

  • ore 9:30 – 11:30 presentazione del progetto BioEnergyFarm e dell’ “offline scan”

relatori : Remigio Berruto DISAFA Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari di Torino

  • ore 11:30 – 13:00: il biometano: reale prospettiva di sviluppo per il settore del biogas?

Relatore: Andrea Chiabrando Consorzio Monviso Agrienergie

ore 13:00 – 14:00 pausa pranzo

  • ore 14:00 – 18:00 visita all’impianto di biogas della Società Agricola  Forestello S.S. di Saluzzo

La partecipazione è gratuita e da diritto a ricevere un elaborato  comprensivo di business plan e verifica di fattibilità per la realizzazione di un micro impianto di biogas

Cos’è BioEnergyFarm II

 Questa giornata di studio è uno dei prodotti del progetto BioEnergyFarm 2, cofinanziato dall’Unione Europea  nell’ambito del programma  Intelligent Energy Europe della Commissione Europea (n.° contratto IEE/13/683/SI2.675767).

Scopo del progetto è quello di diffondere informazioni oggettive e tecnicamente corrette sulla sostenibilità ambientale ed economica dei piccoli impianti di produzione di biogas basati sull’utilizzo prevalente o esclusivo di reflui zootecnici e sottoprodotti di origine aziendale.

Partecipano a questa iniziativa sette Paesi dell’UE e  per l’Italia i partner del progetto sono Coldiretti Piemonte e  il DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari di Torino).

Cosa sono i micro – impianti di produzione di biogas e perché è auspicabile una loro diffusione.

 La sostenibilità economica ed ambientale dei micro impianti di biogas si basa essenzialmente sul principio fondamentale di utilizzare, per l’alimentazione del digestore,  esclusivamente reflui zootecnici e sottoprodotti di origine aziendale.

Un tale approccio permette di produrre energia, termica e/o elettrica, nell’ambito di un processo basato sul reimpiego di prodotti che, diversamente, presentano problemi di gestione e smaltimento.

Gli out-put di tali impianti sono infatti l’energia, a zero emissioni di CO2, ed un prodotto, il così detto “digestato”, con caratteristiche di  fertilizzante ed ammendante migliori di quelle dei prodotti di partenza.

Questi impianti, stante le ridotte dimensioni (< 300 KWe),  non richiedono per  il loro funzionamento l’utilizzo di materie prime agricole e non si pongono in “competizione” con le tradizionali produzioni alimentari.

Se sei interessato a partecipare puoi comunicarlo al seguente indirizzo di posta elettronica:    federica.scaperrotta@coldiretti.it

O telefonicamente allo 0171/447240 chiedendo della dott.ssa Federica Scaperrotta

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